Libro: Storia dei media digitali: rivoluzioni e continuità, Laterza, 2014

Un nuovo libro sulla storia socio-culturale dei media digitali, scritto con Gabriele Balbi (Università di Lugano) per l’editore Laterza.

Quanto è rivoluzionaria la cosiddetta ‘rivoluzione digitale’? E quanto, invece, il digitale affonda le proprie radici nei vecchi media analogici dell’Otto- Novecento? Partendo da questi interrogativi, Gabriele Balbi e Paolo Magaudda ci guidano in un originale viaggio attraverso la storia dei media digitali, dalla prima metà del Novecento ai giorni nostri. Con un’ottica globale, gli autori ripercorrono le tappe principali della storia del computer, di internet, del telefono cellulare e della digitalizzazione di alcuni settori dell’industria culturale quali musica, stampa, cinema, fotografia e radiotelevisione. Tra rotture rivoluzionarie e sorprendenti continuità, Storia dei media digitali getta uno sguardo disincantato su una delle mitologie del nostro tempo.

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RECENSIONI e COMMENTI:

 

Cinzia Nocco su “Itinerari di Ricerca Storica“, XXIX – 2015, numero 1.

Tracce di cambiamento dal passato per un’interpretazione socio-culturale dei media digitali, di Elena Valentini (“Problemi dell’Informazione”, Aprile 2015)

Il giornalismo fra rivoluzioni e continuità (9/11/2014)

Storia dei media digitali, di Armando Adolgiso (02/11/2014)

La “rivoluzione conservativa” dei media digitali, di Carlo Sislini (29/10/14)

INDICE

Prefazione di Peppino Ortoleva
Introduzione
1. Perché fare una storia dei media digitali?, p. xv – 2. Una storia ‘socio-culturale’, p. xvii – 3. La struttura del libro, p. xix
1. Capire i media digitali
1.1. Una nuova ‘ossessione’: il digitale , p. 3 – 1.2. Per una definizione di digitale, p. 5 – 1.3. Digitalizzazione e modelli di società, p. 8 – 1.4. La politica sulle «autostrade dell’informazione», p. 11 – 1.5. Tra rivoluzione e continuità, p. 13
2. Il computer
2.1. Il padre di tutti i dispositivi, p. 17 – 2.2. Prima del Novecento: l’esigenza di calcolare, p. 18 – 2.3. Matematici, militari, burocrazie, p. 20 – 2.4. Desktop, time-sharing e microprocessori: innovazioni ‘conservative’, p. 23 – 2.5. Tecnologie senza società: l’insuccesso dei primi modelli, p. 26 – 2.6. Amatori, attivisti e Apple: la nascita del pc, p. 28 – 2.7. Il pc diventa un oggetto di consumo, p. 32 – 2.8. La fase matura: internet, i computer portatili e Linux, p. 38 – 2.9. La nuova geografia dell’era «post-pc», p. 41
3. Internet
3.1. Cosa intendiamo quando parliamo di internet, p. 44 – 3.2. Era I: internet militare, p. 46 – 3.3. Era II: internet accademico-scientifica, p. 49 – 3.4. Era III: internet controculturale, p. 53 – 3.5. Era IV: internet come servizio pubblico, p. 56 – 3.6. Era V: internet commerciale, p. 60 – 3.7. Era VI: internet sociale (o del 2.0), p. 64 – 3.8. Due internet ‘alternative’: Francia e Cina, p. 69
4. Il telefono mobile
4.1. Bell e Marconi: ascendenze del cellulare, p. 76 – 4.2. Rinascita e maturazione, p. 80 – 4.3. Il miracolo digital-burocratico europeo e la crescita, p. 83 – 4.4. La forza dell’uso: breve storia degli sms, p. 86 – 4.5. Oltre il telefonino: il 3G, lo smartphone e l’internet mobile, p. 88 – 4.6. La ‘febbre’ mobile: ragioni globali, p. 93 – 4.7. Alcuni temi della ricerca sociale sulla telefonia mobile, p. 98
5. La digitalizzazione dei media analogici
5.1. Musica, p. 101 – 5.2. Stampa: libri e giornalismo, p. 108 – 5.3. Cinema e video, p. 116 – 5.4. Fotografia, p. 123 – 5.5. Televisione, p. 129 – 5.6. Radiofonia, p. 137 – 5.7. L’intreccio tra analogico e digitale, p. 142

Conclusione: I ‘miti fondativi’ del digitale tra rivoluzioni e continuità
Riferimenti bibliografici 
Cronologia dei media digitali
Appendice

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